Su chi ricade l’onere della prova della deducibilità o meno di un costo, della spettanza di una detrazione o di un credito d’imposta?
Si tratta uno degli aspetti che regolano i rapporti fra contribuente e Agenzia delle Entrate. In base alla nuova regola (comma 5-bis, articolo 7 del Dlgs 546/1992 – disposizioni in materia di processo tributario), è l’amministrazione finanziaria a dover provare le contestazioni, a prescindere che si tratti di costi deducibili dal reddito d’impresa o professionale, oppure di spese agevolate (bonus, crediti d’imposta, ecc.).
In ambito tributario, il contribuente si limita infatti a “reagire” agli accertamenti avviati dall’amministrazione finanziaria, per cui anche per i bonus e i crediti d’imposta chi deve provare la mancanza della sussistenza dei requisiti di legge è il Fisco.